La “misurabilità” dell’impatto ambientale
La preparazione al riutilizzo e al riciclo sono alcuni dei contributi principali che le aziende socie di FIRI danno verso lo sviluppo di un’economia sempre più circolare.
Una metodologia che consente, tra le altre cose, la “misurabilità” dell’impatto ambientale di un prodotto/servizio è quella legata alle analisi e valutazioni LCA (Life Cycle Assessment).
Attraverso uno studio dedicato, l’associazione FIRI ha utilizzato tale metodologia per seguire gli imballaggi trattati dai propri soci dall’inizio alla fine del loro utilizzo, “accompagnandoli” in tutti i passi della loro vita. Questo tipo di studio genera una consapevolezza che permette alle aziende di capire, oltre che gli ambiti su cui lavorare per diminuire il loro impatto ambientale, come investire in maniera più razionale, evitando gli sprechi e abbassando indirettamente i costi.
FIRI ha eseguito uno studio LCA rispetto ad alcuni tra i principali imballaggi trattati dai soci, per valutare quanto conviene ambientalmente l’utilizzo di un imballaggio rigenerato rispetto a uno single use. Gli imballaggi considerati sono stati i seguenti:
- La cisternetta IBC multimateriale
- Il fusto in acciaio con apertura parziale
- Il fusto in plastica con apertura parziale
Nello studio si sono considerate tre fonti di dati:
- Dati dei flussi di sistema di soci specifici, ottenuti con interviste approfondite
- Dati rispetto alle informazioni medie di sistema
- Documentazione di settore, studi pregressi e il database ecoinvent v3.5
Poste queste basi, ecco che cos’abbiamo appreso rispetto al sistema di produzione e rigenerazione degli imballaggi:
- una IBC preparata per il riutilizzo e rigenerata (per almeno 3 volte, ovvero utilizzata per 4 cicli di vita) ha un impatto ambientale complessivo che, in termini di emissioni, consente un risparmio ambientale del 58% rispetto al sistema con un unico ciclo di vita mentre, sul fronte dei consumi energetici, consente un risparmio del 61%.
- un fusto in acciaio preparato per il riutilizzo e ricondizionato (per almeno 2 volte, ovvero utilizzato per 3 cicli di vita) ha un impatto ambientale complessivo che consente un risparmio ambientale del 52% sia rispetto alla generazione di emissioni che sul fronte dei consumi energetici.
E se questo non dovesse bastare, essere un’azienda sostenibile aumenta la propria brand reputation agli occhi degli stakeholder