MATERIE PRIME

Il termine indica tutti i materiali e le sostanze utilizzati come input in un processo di produzione di beni. Le materie prime possono essere non rinnovabili o rinnovabili.

(Questi materiali sono oggetto di scambi commerciali tra paesi ricchi di risorse naturali e paesi industrializzati, creando equilibri complessi tra le economie globali.)

MATERIE SECONDE

La “materia seconda” è il risultato del trattamento di un rifiuto in un impianto autorizzato a recuperarlo. Le materie seconde, o materie prime secondarie, possono essere utilizzate nuovamente in sostituzione di materie prime convenzionali in altri processi produttivi. In questa definizione non rientrano tutte le sostanze destinate alla combustione per la produzione di energia.

 

RIUTILIZZO

Qualsiasi operazione attraverso la quale prodotti o componenti che non sono rifiuti sono reimpiegati per la stessa finalità per la quale erano stati concepiti. Il riutilizzo, definito anche “riuso” o “reimpiego”, mediante successivi utilizzi del bene consente di allungare il ciclo di vita utile dei prodotti, posticipando il momento in cui diventeranno rifiuti.

RECUPERO

Il termine indica qualsiasi operazione il cui principale risultato sia quello di permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile, sostituendo altri materiali che sarebbero stati altrimenti impiegati per assolvere una particolare funzione o di prepararli ad assolvere tale funzione, all’interno dell’impianto o nell’economia in generale. Il recupero comprende la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio, il recupero di materia e il recupero di energia.

PREPARAZIONE PER IL RIUTILIZZO

È l’attività di controllo, pulizia, smontaggio o riparazione grazie alla quale un prodotto divenuto rifiuto torna ad essere esattamente quel bene che è stato prima di diventare un rifiuto. La preparazione per il riutilizzo permette di garantire ulteriori cicli di vita utili ai prodotti.  I prodotti ricondizionati ottenuti dal recupero dei rifiuti possono essere reimmessi sul mercato solo se soddisfano tutte le norme che disciplinano l’immissione sul mercato di quel genere di prodotti.

 

RICICLAGGIO

È l’attività di trattamento di rifiuti che consente di ottenere materie prime secondarie. Include il compostaggio e consente un risparmio di materie prime non rinnovabili o rinnovabili solo nel lungo periodo.

RECUPERO DI MATERIA

Qualsiasi operazione di recupero diversa dal recupero di energia e dal ritrattamento per ottenere materiali da utilizzare quali combustibili o altri mezzi per produrre energia. Il recupero di materia comprende la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e il riempimento.

FISCALITÀ AMBIENTALE

Il tentativo di favorire l’utilizzo di risorse presenti in quantità maggiori attraverso il sistema fiscale. Questa definizione include le tasse sulle emissioni, le tasse sui prodotti e le tasse d’uso.

DFE (DESIGN FOR ENVIRONMENT)

Design per l’ambiente significa riuscire a creare un prodotto che riduca al minimo il consumo di risorse naturali durante la sua fabbricazione, che non sprechi energia o materia mentre è in uso e che sia adatto ad essere avviato alla preparazione per il riutilizzo, al riciclaggio o al recupero di materia.

SIMBIOSI INDUSTRIALE

Lo sforzo di massimizzare le performance economiche tenendo conto dell’impatto ambientale e cercando di minimizzarlo attraverso la collaborazione di più imprese. Uno dei passaggi più importanti della simbiosi industriale è quello della comunicazione tra diversi settori finalizzata a riutilizzare gli scarti di un settore come materia prima per un’altra attività economica.

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA)

Così si chiama il documento che contiene uno studio dei possibili impatti negativi sull’ambiente derivanti dalla realizzazione di un’opera sottoposta a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Uno studio di impatto ambientale deve includere:

  • Una collocazione del progetto nel contesto di riferimento
  • La descrizione dell’ambiente esistente prima della realizzazione dell’opera
  • Una valutazione delle interferenze ambientali previste
  • L’individuazione delle misure previste per ridurre gli impatti negativi sull’ambiente
  • La definizione dei sistemi adottati per monitorare l’ambiente nel corso del progetto

LCC (Life Cycle Costing)

Per produrre un documento di LLC bisogna analizzare i costi ambientali legati a tutto il ciclo di vita di un prodotto, dall’estrazione delle materie prime al momento in cui lo stesso prodotto verrà riciclato o recuperato.

 

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE AZIENDALE

L’insieme di strumenti e iniziative che puntano a ridurre l’impatto ambientale di tutti i processi di un’azienda sull’ecosistema che la circonda.

CARBON FOOTPRINT

La carbon footprint è il risultato dei calcoli che vengono fatti rispetto al totale di emissioni di gas a effetto serra generate da un prodotto. In particolare,
la carbon footprint quantifica le emissioni di gas ad effetto serra di un bene o servizio e viene definita come la somma delle emissioni e rimozioni totali di gas climalteranti del sistema che genera un prodotto lungo il suo intero ciclo di vita.

CUMULATIVE ENERGY DEMAND

Il totale di energia necessaria ai processi richiesti durante la vita di un prodotto, sia direttamente che indirettamente.

MATERIAL FOOTPRINT

Questo valore guarda invece alla quantità totale di materia necessaria per la produzione di un prodotto. Si può pensare come una somma fisica della biomassa, dei combustibili e dei minerali utilizzati durante il processo produttivo di un singolo prodotto.

SUSTAINABLE DEVELOPMENT GOALS (SDG)

Sono i 17 obiettivi definiti dall’ONU necessari al raggiungimento della sostenibilità ambientale. Questi non sono soltanto obiettivi a lungo termine, ma anche pratiche da adottare nel quotidiano per aiutare l’ambiente che ci circonda.